La storia e cultura di Ibiza
La storia di Ibiza inizia nell’anno 654 A.C quando i Cartaginesi scoprirono Ibiza e fondarono la citta di Ibiza (Eivissa) , rendendola una delle prime città in Europa . Il nome originario della città era Ibossim , molto simile al suo attuale nome . I Greci diedero un soprannome all’ isola Ibiza e Formentera: la Pitiusas , che significa isola coperta dai pini .
I Cartaginesi erano soprattutto mercanti e commercianti , e Ibiza divenne un importante nodo commerciale. Anche a quei tempi , Ibiza vantava un grande porto e grosse mura ( anche se le mura di Dalt Vila che possiamo vedere oggi sono state costruite molto più tardi ) . La merce più importante commercializzata e scambiata era il sale . Le saline che sono state costruite dai Cartaginesi sono ancora utilizzate .
Ibiza ha svolto un ruolo importante anche nella cultura cartaginese che la usarono per la costruzione di uno dei loro piu importanti cimiteri . Gli storici presumono che i morti venivano sepolti sull’isola perché non c’erano animali selvatici che potessero “trafugare” le tombe . Il cimitero a Puig des Molins a Eivissa ospita la più grande collezione al mondo di reperti punici , la maggior parte dei quali sono stati scoperti proprio all’interno delle tombe .
i Romani
“Cartagine deve essere distrutta!” era questo il grido di battaglia che ha accompagnato i Romani nelle guerre puniche, che alla fine del 123 A.C riuscirono a conquistare le isole Baleari . L’isola non è stata però parte dell’Impero Romano ed ha mantenuto la sua indipendenza. La prova della occupazione romana può ancora essere vista dai cancelli di ingresso di Dalt Vila ( città vecchia) dove ci sono due copie di statue romane e in Santa Eulalia , dove il vecchio ponte romano attraversa il fiume ormai prosciugato all’ingresso del paese (il ponte è stato recentemente restaurato) .
La cappella sotterranea di Santa Ines
Dopo i Romani tra il 5 ° e 9 ° secolo D.C, ci sono grandi lacune nella storia cronologica delle Pitiuse . Durante questo periodo storico Ibiza fu invasa e conquistata da Vandali, Barbari e Bizantini. Miglioramenti al suo sistema di irrigazione e il sistema di mezzadria sono dovuti all’influenza bizantina, una delle poche reliquie di questa epoca è la cappella sotterranea di Santa Ines .
Gli arabi
La Chiesa di Santa Eulalia con arhiterrure arabe fu eretta nel 9 ° secolo D.C e rimase in piedi per quasi 500 anni. L’influenza araba è tuttora presente con molte usanze, c ome la costruzione delle case , costumi tradizionali e strumenti musicali e naturalmente nel dialetto isola ” Ibicenco“.
Sulla collina di Ibiza fu costruita una grande moschea ( sulle rovine di un tempio dedicato al dio Mercurio) e furono fortificate le mura della città . I resti di queste mura ed alcune torri di guardia sono ancora visibili oggi . Ibiza visse un grande periodo di crescita economica sotto il dominio arabo. Le saline, l’agricoltura e la pesca furono le principali fonti di reddito .
I catalani
Ibiza fu conquistata dai catalani l’ 8 agosto 1235 . La leggenda narra che la citta fortificata fu conquistata solo grazie ad un tradimento, Ibiza (Eivissa) in quel periodo era ritenuta inespugnabile grazie alle sue mura e la posizione geografica . Tuttavia, lo sceicco al governo e suo fratello litigarono per un’amante in comune , dopo di che il fratello rivelò l’ingresso segreto sotterraneo alla città alle forze catalani assedianti . È ancora possibile vedere questo passaggio segreto nella Calle de San Ciriaco in Dalt Vila, non è purtroppo possibile percorrere il passaggio perche attualmente è chiuso al pubblico
Le Chiese
I catalani demolirono la moschea araba e costruirono l’attuale Cattedrale . I villaggi dell’isola furono rinominati con nomi di santi cristiani e furono erette molte chiese , le piu antiche si trovano a Santa Eulalia , San Antonio , San Miguel e Sant Jordi . La maggior parte delle altre chiese dell’isola furono costruite nel 18 ° secolo .
La festa medievale si svolge ogni anno il secondo venerdì di maggio, siete tutti invitati a vedere si viveva a Ibiza 1000 anni fa !
I pirati
I catalani al governo trascurarono per alcuni secoli le isole che vennero prese d’assalto e sacccheggiate dai pirati. Per difendersi gli abitanti costruirono mura fortificate supplementari e chiese dove scapparare e mettere al riparo il villaggio in caso di un attacco. Molte di queste chiese avevano cannoni sul tetto. Nel 16 ° secolo l’architetto italiano Calvi completò la costruzione delle mura della città di Ibiza, le stesse mura che vediamo oggi.
Una delle tante torri di avvistamento pirati si affaccia su Es Vedra
Le torri di avvistamento dei pirati che costeggiano tutta la costa furono costruite piu tardi e alcune di esse sono ancora visibili oggi. Originariamente ognuna di queste torri era in visibilità della prossima, in caso di invasione o di avvistamento di una nave pirata, la torre accendeva un fuoco di avvertimento che poteva essere visto dalla torre vicina , che a sua volta avrebbe acceso il proprio fuoco e così via, fino a che l’intera isola consapevole del pericolo, potesse mettersi in sicurezza trovando rifugio nelle chiese. Un sistema di allarme rapido e primitivo ma molto efficace.
Ibiza oggi forse non è così diversa, persone di razze diverse provenienti da paesi diversi , sbarcano sull’isola ogni anno, alcuni cercano lavoro, altri relax, molti giovani il divertimento, infatti i locali di Ibiza sono nati moltissimi anni fa per questo e sono famosi per la loro stravaganza e per il divertimento più estremo e non c’è da stupirsi se gli isolani sono famosi per la loro tolleranza! Non ti resta che venire a conoscere la storia di Ibiza di persona…
Dimensioni dell’isola
572,6 km2
117.000 abitanti
Punti storici di Ibiza
Acquedotto romano di s’Argamassa
L’ acquedotto romano di s’Argamassa è uno dei piu importanti reperti storici dell’isola di Ibiza, lungo circa 430 metri, si trova a Santa Eulalia.
Cova de Can Marcà
Le grotte di Can Marcà sono uno scenario naturale unico, qui potrete godere di uno splendido spettacolo fatto di acqua, luci e suoni. Sono raggiungibili dal Puerto de San Miguel.
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